I pinoli sono semi oleosi, provenienti dal frutto di alcune specie di alberi di Pino, molto usati in vecchie tradizioni culinarie.
Si parla sempre di mandorle, noci, pistacchi o nocciole come alternativa vegetale per integrare proteine ed apportare energia.
Ma in realtà, anche i pinoli sono considerati dei semi energetici e ottimali per la dieta per diversi motivi, vediamo quali.
Pinoli: proprietà benefiche
- Non contengono colesterolo, ma acidi grassi insaturi, tra cui l’acido linoleico (omega 3) che è efficace nel mantenere il colesterolo a livelli bassi;
- Hanno un alto contenuto proteico anche se limitante per l’amminoacido lisina come per gli altri semi e cereali, ma maggiore rispetto ad altra frutta secca;
- Hanno un elevato contenuto di fibre e sali minerali tra cui zinco che ha un ruolo di stimolazione immunitaria;
- Tra gli amminoacidi sono presenti ac. Aspartico, glutammina e arginina che hanno ruolo importante nell’apporto di azoto e nella stimolazione del sistema immunitario. In particolare l’arginina favorisce la formazione di ossido di azoto che ha un’azione vasodilatante;
- Hanno un buon contenuto di vitamine, come le vitamine :B1, B2, B3 e soprattutto vitamina E, per il suo ruolo antiossidante.
Sono quindi indicati per uno spuntino energizzante, soprattutto prima di una sessione di allenamento insieme a carboidrati complessi (panino integrale, fette integrale..).
Anche in questo caso, come per altra frutta secca, si consigliano circa 10gr al giorno, visto l’alto valore calorico. Vediamo la composizione calorica.
Valore nutrizionale
Contengono circa 595 Kcal per ogni 100gr, divise tra proteine (31,9gr), carboidrati (4gr), lipidi (50,3gr) e fibre (4,5) oltre ai micronutrienti.
Lo svantaggio? Il costo troppo elevato. Tuttavia non ci impedisce di introdurli almeno una volta a settimana.
Controindicazioni?
Poichè hanno un effetto anticoagulante, sono controindicati se assunti in quantità maggiori di 20gr in associazione a farmaci anticoagulanti.
E inoltre, sono controindicati per l’alto contenuto di potassio, nei soggetti con problemi renali.
Dott.ssa Giusy Diomaiuti
Riferimenti bibliografici:
Dismore ML et al., 2003. “Vitamin K content of nuts and fruits in the US diet”. J Am Diet Assoc. 2003 Dec;103(12):1650-2. doi: 10.1016/j.jada.2003.09.028.PMID: 14647095. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14647095/